venerdì 3 maggio 2019

Il giorno in cui sarei dovuto morire



STEFANO MANNUCCI

IL GIORNO IN CUI 
SAREI DOVUTO MORIRE


SINOSSI

Una fredda mattina d'inverno. La neve ed il silenzio avvolge la città. Un fumo nero si leva da un appartamento in fiamme a velare il cielo grigio. Un uomo ed una donna escono da un palazzo. Hanno poco tempo a disposizione. I sicari commissionati di ucciderli sono ormai sui loro passi. E presto il loro cammino sarà disseminato di cadaveri e pericoli. Una fuga senza tregua, senza respiro, in un giorno in cui le ore scorrono lente ed inquiete ed ogni minuto è prezioso per la salvezza della propria vita. E sarà soltanto in un'alba tragica che il destino rivelerà il piano che aveva predisposto per loro.

Seguito de L'uomo che dovevo uccidereIl giorno in cui sarei dovuto morire è il secondo episodio di una trilogia noir il cui protagonista è l'assassino di professione Jack Settano.


INCIPIT

Il giorno in cui sarei dovuto morire, l'argentea luce di una plumbea mattina invernale scivolava attraverso le mura dei palazzi per adagiarsi come un tenue velo di malinconia sopra le strade innevate che in silenzio percorrevamo.




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giovedì 15 febbraio 2018

La polisemia delle atrocità. Memorie di un fotografo in guerra



LA POLISEMIA DELLE ATROCITÀ

MEMORIE DI UN FOTOGRAFO IN GUERRA


Una grigia città di frontiera. In una terra straniera si affrontano due eserciti contrapposti. Un ammasso di macerie a delimitare la linea di confine. Partito con una macchina fotografica - ereditata dopo la morte del padre - un uomo si trova arruolato a combattere una guerra che non ha mai sentito sua. Assegnato alle squadre fotografiche - con il compito di narrare e documentare la guerra secondo l'ottica ufficiale - l'uomo trascorre i suoi giorni ad aggirarsi nella città, nell'attesa che giunga il nemico ed inizi la battaglia. E la guerra giorno dopo giorno si insidia nelle vite di civili e soldati fino ad irrompere in tutta la sua tragica furia. Un romanzo sui destini delle persone durante i conflitti. Una riflessione sulle atrocità che la guerra genera e sui rapporti dell'uomo - e della fotografia - verso di esse.


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mercoledì 13 dicembre 2017

Of love and of rage in a time of war



STEFANO MANNUCCI

OF LOVE AND OF RAGE
IN A TIME OF WAR



It is the war the predominant theme of this collection of poems. The war that annihilates the lives. The war that tears apart the bodies and memory. The war that divides the loves and the people. The war that destroys everything and sows death and terror. The war against which every day you resist. And poetry becomes a shout of pain and hope against the horror of war.


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lunedì 27 novembre 2017

Poesie d'amore alla fine di un millennio



STEFANO MANNUCCI

POESIE D'AMORE 
ALLA FINE DI UN MILLENNIO

Le poesie riunite in questa raccolta - scritte negli ultimi anni del Novecento - indagano il sentimento dell'amore in tutte le fasi del suo rivelarsi: il mistero dell'incontro, il desiderio di conoscere, la passione dell'amare, la fine del sentimento, la memoria di ciò che infine rimane.  


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domenica 10 settembre 2017

L'uomo che dovevo uccidere. Nuova edizione riveduta e corretta


STEFANO MANNUCCI

L'UOMO CHE DOVEVO UCCIDERE

NUOVA EDIZIONE RIVEDUTA E CORRETTA


Jack Settano non poteva sapere che entrando in quella stanza d’albergo quella notte il suo futuro sarebbe potuto cambiare. Ma di certo egli sapeva che salvare la vita a quella donna avrebbe sancito la propria condanna a morte. Ed ora qualcuno lo stava cercando nelle strade innevate della città con l’ordine di ucciderlo. Perché si può nascondere il proprio passato, ma non si può ingannare il proprio destino. Soprattutto per chi - come Jack Settano - il destino aveva reso di professione un assassino.


"Chi mi lesse la mano - una ragazza dagli occhi scuri nell'alba di un nuovo anno - mi predisse con voce triste che per me l'arte sarebbe stata un ozio e l'amore un sofferto vizio, e che la mia vita sarebbe stata breve come doloroso ne fu l'inizio.
Ma chissà se quella ragazza aveva intuito, fra le linee della mia mano, il disegno del destino che mi avrebbe reso di professione un assassino." 




LEGGI ONLINE IL CAPITOLO UNO 


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martedì 20 giugno 2017

Tre saggi sulla fotografia dell'Istituto Luce


TRE SAGGI SULLA FOTOGRAFIA DELL'ISTITUTO LUCE

IN VENDITA NEI PRINCIPALI EBOOSTORES







LUCE SULLA GUERRA
La fotografia di guerra tra propaganda e realtà. Italia 1945-45



Il saggio analizza come la seconda guerra mondiale sia stata rappresentata in Italia, utilizzando a livello di fonti primarie la produzione fotografica dell’Istituto Luce e le disposizioni date alla stampa dal Minculpop. Per meglio comprendere il ruolo della fotografia nella propaganda fascista, le immagini vengono così inserite nel contesto storico e culturale dell’epoca, e spesso raffrontate con le produzioni sia dei fotografi privati, sia degli operatori appartenenti agli altri eserciti, per evidenziare le diversità o le somiglianze nella rappresentazione del conflitto. Ma soprattutto, il saggio individua nelle fotografie ufficiali, quei dettagli e indizi che possano lasciar intravedere ed emergere l’immagine della realtà sociale al di là del messaggio propagandistico.



LA GUERRA D'ETIOPIA
La fotografia strumento dell'imperialismo fascista



Dopo aver analizzato la fotografia coloniale nel periodo liberale, il saggio analizza la rappresentazione fotografica del conflitto etiopico, individuando le tematiche iconografiche che costituirono l'immagine ufficiale del conflitto.
Ma le fotografie ci consegnano frammenti di una realtà che la propaganda del regime fascista nascose all'epoca, testimoniando l'uso dei gas, le stragi di civili etiopici, la segregazione razziale, infrangendo pertanto il mito del colonialismo italiano buono.



Storia e critica




Sorto nel 1924 con lo scopo di perseguire finalità educative e d’informazione attraverso le visioni cinematografiche, l’Istituto Luce assunse presto un ruolo fondamentale nella macchina della propaganda fascista, contribuendo alla costruzione del consenso della popolazione verso il regime ed alimentando l’immaginario collettivo della nazione. 
La fotografia diviene, pertanto, una fonte essenziale sia per lo studio della propaganda visiva del fascismo - in quanto permette di appurare l’intenzionalità politica soggiacente all’immagine prodotta e di percepire la stimolazione di pensiero suscitata nell’osservatore – sia per l’analisi della rappresentazione della realtà italiana che l’Istituto Luce effettuò nel corso degli anni. 



All’interno dei libri non sono presenti fotografie, in quanto l’acquisto dei diritti di pubblicazione delle stesse avrebbe comportato un aumento del prezzo di vendita. Si è preferito, nella descrizione ed analisi delle produzioni fotografiche, indicare le fonti di consultazione e gli archivi di appartenenza.



lunedì 13 marzo 2017

D'amore e di rabbia in un tempo di guerra


STEFANO MANNUCCI

 

D'AMORE E DI RABBIA  

IN UN TEMPO DI GUERRA

 

IN VENDITA AL PREZZO DI EURO 1,99 NELLE PRINCIPALI LIBRERIE ONLINE


È la guerra il tema predominante di questa raccolta di poesie. La guerra che annichilisce le vite. La guerra che dilania i corpi e la memoria. La guerra che separa gli amori e le persone. La guerra che tutto distrugge e semina morte e terrore. La guerra contro cui ogni giorno si resiste. E la poesia diviene un grido di dolore e di speranza contro l’orrore della guerra.

SE SEI INTERESSATO A SCRIVERE UNA RECENSIONE 
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IL LIBRO È DISPONIBILE NEI SEGUENTI EBOOKSTORES:

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